Report della Missione all’ospedale di Nanoro (Burkina Faso)

25 Aprile 2010 – 2 Maggio 2010

All’arrivo ci aspettavano il direttore dell’ospedale di Nanoro, Shorgo e il direttore medico dell’ospedale, anche lui Camilliano, Padre Henri, che ci hanno ospitato gratuitamente con vitto, alloggio in una struttura adeguata e trasporto, presso l’ospedale. Siamo arrivati la sera della domenica a Nanoro, a 70 km dalla capitale.
L’ospedale ha i seguenti reparti:
chirurgia generale, medicina generale, pediatria, radiologia, endoscopia e laboratorio, con una media annuale d’interventi chirurgici vari di circa 2000. Allego un file sull’ospedale fornitomi dalla Dott.ssa Bargelli e visionato da P. Henri.
Nei 4 giorni di permanenza, oltre a visitare la struttura abbiamo svolto attività di relazione con il personale medico chirurgico italiano, Gino Capponi, e i pediatri specializzandi del Mayer di Firenze, mandati in missioni di 3 mesi per una formazione pediatrica di medicina tropicale.
In laboratorio, ben attrezzato, abbiamo avuto la possibilità di osservare diversi vetrini con varie patologie tropicali, di cui alcuni in mio possesso per utilizzarli nella scuola di specializzazione in Biochimica Clinica di Chieti.
L’unica esigenza che ci è stata rappresentata e che nel futuro potrebbe esserci chiesta, come Docemus, è stata quella di eventualmente attivare una sorta di convenzione tra Docemus-Specializzazione in Biochimica Clinica di Chieti-Ospedale di Nanoro Camilliano. In pratica, ove fosse attivato un tale progetto, in simbiosi con l’università di Chieti, la cosa dovrebbe così funzionare:
l’università invia gli specializzandi, uno per volta per almeno 3 mesi accompagnato da un componente di Docemus, sia per motivi didattici nello spirito di Docemus, sia gestionali.
Ovviamente tale idea va in primis approvata dal direttivo, poi sottoposta al direttore della scuola di specializzazione, Prof. Di Ilio…
L’ospedale ha attualmente la possibilità unica di dare vitto e alloggio agli specializzandi in missione. Docemus se avrà le possibilità economiche potrebbe provvedere alle spese di viaggio ed eventualmente pensare ad un gettone mensile di presenza per lo specializzando in missione.
In conclusione mi sento di poter dire che i frutti di questa missione non siano negativi, in quanto sia a Butembo, che in Burkina, nel futuro, Docemus potrebbe svolgere un ruolo importante e corrispondente agli scopi che si è data.

Giuseppe NUBILE
Valentina BARGELLI

 

Report Fotografico

 

 

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